Charisma, febbraio 1975
"Nadir's Big Chance" - 3:33
"The Institute Of Mental Health, Burning" (Hammill, Chris Judge Smith) - 3:32
"Open Your Eyes" - 5:13
"Nobody's Business" - 4:09
"Been Alone So Long" (Chris Judge Smith) - 4:11
"Pompeii" - 4:25
"Shingle Song" - 4:15
"Airport" - 3:04
"People You Were Going To" - 5:05
"Birthday Special" - 3:36
"Two Or Three Spectres" - 6:20
brani di Peter Hammill
prodotto da Peter Hammill
registrato dal 1 al 7 dicembre 1974 ai Rockfield Studios nel Galles da:
Peter Hammill / Rikki Nadir: chitarre, piano, basso, voce
Hugh Banton: basso, tastiere
Guy Evans: batteria
David Jaxon: sax e flauto
Dicembre 1974: i VDGG sono tornati assieme e sono in procinto di entrare nei Rockfield Studios per registrare il disco della reunion, Godbluff. Prima di farlo però PH convoca i compagni per una session di una settimana per registrare il suo nuovo disco solista. Il fatto che la band originale si riunisca gli da paradossalmente carta bianca per creare un lavoro radicalmente diverso da tutto quanto ha fatto fino ad ora. Il nuovo disco costituirà una frattura con il passato e sarà non solo l'inizio di un mark 2 nella sua carriera, ma sarà ricordato dai posteri come un disco seminale per l'incombente ondata punk che sta per scuotere la scena musicale.
Progressive e punk? Non si è mai sentito nulla di più antitetico, eppure… Non so se PH sia stato realmente profetico o se semplicemente abbia annusato l'aria e si sia reso conto che c'era una nuova energia nei club. Lui racconta solo di aver provato il desiderio di recuperare l'energia di sé stesso teenager attraverso lo pseudonimo, o meglio l'alter ego, di Rikki Nadir, giovane beat britannico in odore di Kingsmen, Eddie Cochran, Muddy Waters. Resta il fatto che di beat e di rithm & blues in Nadir's Big Chance non c'è traccia, mentre "one two three four" in almeno due canzoni sono inventati accordo per accordo i futuri Sex Pistols ed in particolare il vocalist Johnny Rotten. E che nelle note di copertina originali è scritto chiaro e tondo: the anarcich presence of Nadir - this loud aggressive perpetual sixteen years old - and I can only submit and play his music - the punk songs. Niente giri di parole.
Malcon McLaren, futuro impresario dei Sex Pistols, gravitava attorno al giro della Charisma Records. Nel 1975 (in febbraio usciva Nadir's Big Chance) Malcolm faceva un'audizione ad un ribelle con i capelli verdi e la scritta "I hate" su una T-shirt del Pink Floyd per un gruppo dal nome The Strand. Il ribelle avrebbe peso il nome di Johnny Rotten, il gruppo Sex Pistols e il 26 novembre 1976 sarebbe uscito il singolo Anarchy In The UK.
L'album si apre "one two three four" con un brano al 100% Sex Pistols: l'omonimo Nadir's Big Chance in cui Rikki Nadir (alias PH) canta "Questa è la mia grande occasione / salire sul palco / vi mostrerò cosa vuol dire / basta con i falsi, battete i piedi di rabbia / abbattete i muri e usciamo / siamo più che semplici idioti, sempre fregati / forza tutti quanti: abbattiamo il sistema con la canzone / abbattiamo il sistema con la canzone!" Se questo non vi dice qualcosa…
Un altro splendido pezzo punk / pistols è Birthday Special, un inno abbellito da un rude sax punk maltrattato da un certo David Jaxon… un pezzo che avrebbe meritato le classifiche come qualsiasi singolo dei Pistols, dei Clash o dei Ramones.
Sempre il sax di Jackson, pardon Jaxon, è il rude protagonista di Nobody's Business, l'altro pezzo punk del disco.
Ma Nadir's Big Chance non è solo il libro segreto dei Sex Pistols. È anche un viaggio nella giovinezza di PH. The Institute Of Mental Health Burning è un brano ripreso dai primi giorni della band di Hammill e Chris Judge Smith, scritto proprio da quest'ultimo con la storia di un manicomio che brucia che sembra uscire dalla penna di Edgar Allan Poe. La sintesi fra i VDGG seminali e il disco del '75 crea un suono che potrebbe ricordare quello dei Roxy Music di Brian Eno, come del resto People You Were Going To, il remake (remodel) del primo singolo dei VDGG per la Mercury Records nel gennaio 1969.
Open Your Eyes canta di un locale da ballo, il Locarno Ballroom di Derby dove il giovane PH aveva ascoltato i primi eccitanti gruppi di serie B della sua vita. Di nuovo uno scatenato Jaxon evoca l'ambiente dei primi selvaggi Roxy.
Been Alone So Long è un gioiello, una perla scritta di nuovo da Chris Judge Smith, una ballata assolutamente romantica che avrebbe potuto essere cantata dal grande Roy Orbison e che sarebbe stata un instant hit negli anni sessanta come negli anni ottanta, ma non nel 1975. PH recupererà il pezzo ancora in Love Songs, nel 1984.
Pompei scava di nuovo nel passato personale di Peter: una poesia scritta sui banchi di scuola che viene musicata per l'occasione.
Shingle Song è un altro diamante grezzo, un gioiello di ballata romantica - il genere in cui PH eccelle - addolcita da un sax gitano, su un amore che finisce. Il tema del successivo Over prossimo venturo.
"Guardo il cielo ma è vuoto ormai / guardo al mare ma non contiene altro che disperazione / alzo i miei occhi ma il capo rimane chino / guardo al mio fianco ma tu non ci sei / e io non ti posso togliere dalla mia mente / no no no non ti posso togliere dalla mente…"
Airport è, se possibile, anche più emozionante. Ci siamo dimenticati di Nadir e del punk: o magari è proprio Rikki a cantare un amore perduto che si allontana su un aereo mentre lui resta a contemplarne la scia nel cielo incapace di muoversi.
Di fronte a tanta grazia il brano di chiusura, una sarcastica critica al music biz, sembra poca cosa per chiudere tanto album.
Un disco che non fu capito dalla critica ed ignorato dal pubblico, ma che molti musicisti presero come fonte di ispirazione. Non solo Malcom McLaren, ma anche l'amico Robert Fripp che chiuse il discorso progressive dei King Crimson e mettendosi a lavorare su un suono più moderno ispirò il proprio solista Exposure sui toni di Rikki Nadir - come fece per Peter Gabriel 1 e forse Sacred Songs con Daryl Hall.
Per me un disco importante ed intrigante ancora oggi.
brani inseriti nel live show: nadir's big chance, shingle song
consiglio per l'acquisto: un lavoro maggiore, con canzoni ancora belle, adatto particolarmente agli amanti dell'art rock.