PH > Sitting Targets

Virgin, giugno 1981

"Breakthrough"
"My Experience"
"Ophelia"
"Empress's Clothes"
"Glue"
"Hesitation"
"Sitting Targets"
"Stranger Still"
"Sign"
"What I Did"
"Central Hotel"

brani di Peter Hammill
prodotto da Peter Hammill
registrato da:

Peter Hammill – voce, chitarra, tastiere
Guy Evans - batteria
David Jackson – sassofono, flauto
Morris Pert - percussioni
Phil Harrison - sintetizzatori

Al di fuori dei suoi lavori con e vicino ai VDGG (per esempio la trilogia prog Chameleon > In Camera), la musica di PH può essere distinta in Quiet e Loud. Quiet sono le insuperabili ballate romantiche e melodrammatiche, suonate per lo più con il semplice accompagnamento di un pianoforte o di una chitarra acustica; Loud sono i dischi con un arrangiamento per una band e con un suono più o meno new wave non troppo lontano da quello di Fripp dei King Crimson della incarnazione Discipline o di Peter Gabriel.
Dei dischi della serie loud, Sitting Targets rappresenta uno dei più riusciti. Nonostante sia stato registrato in gran parte da Hammill da solo al Sofa Sound e solamente in un secondo momento rinforzato dagli strumenti di Evans e Jackson, oltre che da Phil Harrison al synt e Morris Pert alle percussioni, Sitting Targets rappresenta l’album di una band, tanto che per portarne in concerto i brani Peter metterà assieme il suo gruppo più celebre (al di fuori ovviamente dei Van Der Graaf), il K Group, con cui si accompagnerà per la prima metà degli anni ottanta mettendo a segno, se dobbiamo prendere per buona la testimonianza dei dischi live, alcuni dei suoi più memorabili concerti.

Non solo Sitting Targets ha un suono particolarmente brillante e moderno, ma è anche un concentrato delle sue canzoni più longeve, suonate spesso non solo in quella decade ma anche a tutt’oggi.
Breakthrough inizia come un pezzo di Brian Eno per poi divenire epico come un eco dei VDG. My Experience è un pezzo così orecchiabile, proposto anche come singolo, che c’è da domandarsi come mai non abbia finalmente portato il nostro PH al successo di classifica. Ophelia è una delle ballate romantiche senza tempo che Peter infila qua e là negli anni di ogni epoca e genere.
Ed ancora l’album cresce sviluppandosi in brani al tempo stesso complessi e fruibili come Empress’s Clothes o Hesitation.
Sitting Targets (con un sempre enorme David Jackson al sassofono), Stranger Still e Sign sono lo zenith del disco e due punti fermi dei concerti.
What I Did una sicura ispirazione per il techno sound di Gary Newman, Central Hotel chiude l’album con un rock delle chitarre.

Central Hotel, Stranger Still e Sitting Targets raccontano la vita on the road ispirandosi rispettivamente a momenti vissuti a Brussels, Parigi e Roma. Per il resto la musica è tanto accessibile quanto ermetiche sono le liriche.

brani inseriti nel live show: Stranger Still, Sign, Empress’s Clothes, Sitting Targets, My Experience, Central Hotel

consiglio per l'acquisto: probabilmente il migliore album new wave (loud) di Hammill.

rating del recensore: ★★★★

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