PH > Out Of Water

Enigma Records 1990 / Fie!
(attualmente fuori catalogo)

Evidently Goldfish
Not the Man
No Moon in the Water
Our Oyster
Something about Ysabel's Dance
Green Fingers
On the Surface
A Way Out

Tutti i brani di Peter Hammill

Prodotto da PH e David Lord
Registrato dal gennaio all’agosto 1989 al Sofa Sound e Terra Incognita da:

Peter Hammill : voce, chitarre, tastiere
Stuart Gordon : violino su (5)
Fury (John Ellis) : chitarra
Mozart (Nic Potter) : basso
David Jackson : sassofono

“Un punto di svolta (o uno dei tanti punti di svolta). Il ponte tra tutto quello che è stato fatto prima e quello che è ora; sicuramente l’inizio del Nuovo. Non che l’avessi concepito così, al tempo… è stato fondamentale in retrospettiva”. Peter Hammill

Brani inseriti nel live show: Something About Ysabel's Dance - Our Oyster - A Way Out

3 commenti:

Simone Cavatorta ha detto...

Il suono, qui, è nettamente migliore rispetto a In A Foreign Town e l'album potrebbe far parte della serie BeCalm, inaugurata con il seguente Fireships, dato che i brani sono quasi tutti piuttosto lenti e riflessivi. Come per Fireships, inoltre, il culmine qualitativo viene raggiunto all fine, con la splendida A Way Out.
Un buon disco, i.m.h.o.

fanis ha detto...

Questa volta non siamo d'accordo. Oltre l'ultima bella "Way"(che e'molto migliore nelle versioni vive)e un po' la "Ysabel" non mi ricordo niente altro di questo disco. Forse il suono di "In a Foreign Town" sia peggiore di questo ma almeno c'e' maggiore ispirazione nelle composizioni. Per me un disco indifferente che non e' al solito livello di Hammill, un preannuncio di quello che viene negli anni 97-2001. Non posso nemmeno fare il confronto con lo splendido "Fireships"
Makis

Simone Cavatorta ha detto...

Makis, capisco che questo disco possa non piacere; in effetti, diverse canzoni non sono memorabili, in sè e per sè; però, nel complesso, io lo trovo un album abbastanza affascinante. Non so, diciamo che la ripetitività di brani come No Moon In The Water, Our Oyster e On the Surface, se li ascolto in sequenza, mi trasmette una sensazione ipnotica di calma e armonia, molto appropriata in rapporto alla dottrina Zen a cui l'album è ispirato.
E poi mi piace molto come Hammill suona la chitarra, in questo disco, ad esempio nei fraseggi di A Way Out.
Certo, Fireships è molto più bello, su questo siamo d'accordo.