VDGG > World Record


Charisma, ottobre 1976

side one
"When She Comes" – 8:02
"A Place to Survive" – 10:05
"Masks" – 7:01

side two
"Meurglys III (The Songwriter's Guild)" – 20:50
"Wondering" (Hugh Banton, Hammill) – 7:23

brani extra del CD:
"When She Comes" – 8:13
"Masks" – 7:23
registrati al John Peel Show, BBC Radio One, 11 novembre 1976

brani di Peter Hammill
prodotto da VDGG
registrato fra 8 e 29 giugno 1975 ai Rockfield Studios (Galles) da:

Hugh Banton: Manual and Pedals (Manuel and his music of the Pedallos)
Guy Evans: Drums, cymbals, percussion & fingerpop
Peter Hammill: Vox, Meurglys III and Wassistderpunktenbacker
David Jackson: Alto, tenor and soprano saxophones and accoutrements, and flute (all in The Grotto)

vale a dire:

Hugh Banton - organo
Guy Evans - batteria e percussioni
Peter Hammill – voce, chitarra, pianoforte
David Jackson– sassofoni e flauto

Still Life era uscito nell'aprile del 1976. Nonostante la band non smise mai di essere in tour, l'energia e l'ispirazione di quei giorni erano tali che fra un concerto e l'altro i quattro provavano le canzoni dell'album successivo, che avrebbero registrato di nuovo ai Rockfield Studios in Galles in soli venti giorni nel maggio 1976.

World Record è suonato e registrato con indomabile energia persino meglio di Still Life e le canzoni sono altrettanto belle. L'alchimia che si viene a creare fra batteria, sax ed organo è tale da fare pensare ad un gruppo jazz, come i Soft Machine di fourth o five.
L'album si apre con l'inno possente di When She Comes, la Belle Dame, che potrebbe essere la "musa ispiratrice".
A Place to Survive è sorretta da un ritmo che sfiora lo swing ed è straordinario che venga generato tutto da Guy Evans senza l'apporto di un vero basso, se non i pedali dell'organo di Banton. Il dovere di sopravvivere si potrebbe nuovamente riferire alla vicenda sentimentale di Hammill.
Masks è un tema bucolico non privo di epicità su "un uomo che si nasconde dietro una maschera dietro una maschera".

Merglys III, the Songwriter's Guild, è il brano lungo (più di venti minuti), un brano epico e fortemente romantico con una parentesi ed un lungo finale strumentali su un delizioso e coinvolgente ritmo quasi reggae ed un raro lungo assolo di chitarra di Hammill. Il brano è infatti dedicato alla chitarra elettrica di PH, una Guild battezzata Merglys III dal cantante, con un gioco di parole che potrebbe far leggere il titolo come "la gilda del cantautore".

Ai sette minuti di Wondering spetta il compito di chiudere tanta trilogia (della quale i due ultimi capitolipotrebbero tranquillamente costituire un lavoro unitario, in altre parole un disco "doppio", per coerenza stilistica, tematica e per i tempi ravvicinati di registrazione e di stampa).
Un brano sinfonico, sul tema della vita e della morte:
"Io risorgerò
negli abissi aprirò i miei occhi
con il respiro che quasi mi manca, sopravviverò
io ritornerò
com'è vero che vivo, che respiro, che brucio
giuro che ritornerò
domandandomi se sia stato tutto vero"

Le registrazioni finirono il 30 maggio ed il giorno successivo la band intraprese un nuovo incessante tour europeo. Durante un breve break alla fine di giugno PH entrò in studio per registrare il sofferto album solo Over, con l'aiuto di Guy Evans alla batteria e del redivivo Nic Potter al basso. Ad ottobre l'ottimo World Record fu stampato ed accolto da ottime recensioni, e la band si imbarcò nel suo primo tour americano.
I musicisti non si erano ancora fermati dal dicembre del 1974, avevano suonato in lungo ed in largo per l'Europa, registrato e dato alle stampe tre ottimi album che però non avevano sfondato nelle classifiche di vendita ed ora si trovavano negli USA a fare i conti con la fatica e con guadagni al solito deludenti. Hugh Banton dichiarò che dopo aver portato a termine il tour avrebbe lasciato il gruppo e abbandonato la musica. Alla fine del tour, dopo aver registrato un ulteriore John Peel Show per la BBC anche Jackson decise di ritirarsi.

Hammill aveva però deciso di dare alla band un'altra possibilità.

consiglio per l'acquisto: uno dei migliori dischi della band e di Peter Hammill, fa il paio con il precedente Still Life.

3 commenti:

fanis ha detto...

Sicuramente i 3 dischi fanno una trilogia ma sono pure abbastanza diversi. Per me il livello di "World Record" non e' all'altezza degli altri due, specialmente di "Still Life" che e' il migliore in assoluto da tutti gli aspetti. Penso che "World Record" rispecchia la fatica di cui parli e manca anche l'ispirazione alle composizioni di Hammill
Makis

Simone Cavatorta ha detto...

Anche a me World Record suona un po' più stanco, ma rimane comunque un album di gran livello (oh, poi va anche molto a gusti, ovviamente).
Credo che il titolo sia "il disco del mondo" perchè riguarda soprattutto gli aspetti concreti della vita quotidiana, quindi le cose del mondo, mentre i due album precedenti si collocavano in una dimensione più filosofica e spirituale, meno terrena.
Riporto questa frase da Meurglys III perchè mi piace moltissimo: "In questi giorni per lo più parlo soltanto a piante e cani, ogni contatto umano sembra doloroso, rischioso, strano, così continuo a interpretare Dio nel mio universo personale in cui baratto sigarette in cambio di canzoni. La contrattazione si fa sempre più difficile, a lungo andare: mi ritrovo lontano da tutti i linguaggi tranne quelli segreti".

Alex ha detto...

Prima volta che scrivo...del trittico credo che WR sia il meno riuscito. I primi due brani in particolare non mi hanno mai convinto.
Dal punto dei vista testuale credo che il trittico formato da Masks - Meurglys - Wondering sia uno dei punti più alti di Hammill scrittore.