Van Der Graaf Generator, tour 2013
Si è concluso il 5 luglio nella Piazza Duomo di Pistoia il tour 2013 del trio, un tour diverso e coraggioso, per aver messo in scaletta ben due suite praticamente inedite dal vivo: A Plague of Lighthouse Keepers è stata suonata non molto più di una volta (alla TV belga), mentre Flight è un brano della discografia solista di Peter. Riportiamo la recensione dell'ultimo show, dal racconto del Pistoia Blues Festival di BEAT:
Difficile avere uguali aspettative per la serata successiva, con i sempreverdi Van Der Graaf Generator, e l'idolo dei ventenni nostrani Steven Wilson, il nerd del neo-prog. Costretti dai capricci del giovane Wilson ad aprire quando ancora il sole splende, la intima "musica da camera" dei tre grandi vecchi, Peter, Guy e Hugh, fatica a prendere in un ambiente grande come Piazza Duomo. È l'ultimo show di un tour coraggioso, in cui i tre musicisti hanno messo in repertorio per la prima volta due suite intense e non facili, Flight e A Plague of Lighthouse Keepers. Il suono è spigoloso, la voce di Peter sofferente, ed il grosso del lavoro in assenza del sax di sicura presa di David Jackson (purtroppo non più nella band) viene eseguito da Guy Evans, un batterista potente e raffinato. Flight è un po' freddo per l'ambiente, ed il gruppo trova il tocco nella Lighthouse Keepers dal leggendario Pawn Hearts, suonata proprio al tramonto, anche se la mancanza della parte di Jaxon è evidente. Non ci sono bis perché il tempo rimasto è di Pierino-la-peste-Wilson, solo un momento per il commovente commiato di Hammill.
Adesso cosa? Lo abbiamo chiesto a Guy, che ci ha risposto: "Non ne ho nessuna idea, neanche il minimo indizio. Ci troveremo a cena la prossima settimana, noi della band, e decideremo qual è il prossimo passo".
Io dico un album dal vivo, e voi?
(in foto Guy con il sottoscritto, la giornalista musicale e scrittrice Eleonora Bagarotti, ed il big boss della security Silvano Martini)
una mappa: guida alla discografia di PH VDGG
Quando ho creato il sito PH VDGG intraprendendo il lavoro di analizzare la enorme discografia di Peter Hammill e dei Van Der Graaf Generator, il punto di arrivo che mi prefiggevo era di creare una mappa del loro cammino, con particolare riguardo ai dischi registrati.
Nel frattempo ho avuto modo di cercare, acquistare, ascoltare ed eventualmente apprezzare / amare ogni disco di cui parlo, ho conosciuto di persona ogni membro della band, da Peter Hammill fino addirittura a Chris Judge Smith, ed ho visto i loro concerti. Eleonora Bagarotti ha tradotto i testi ed insieme abbiamo realizzato un libro su Hammill ed i Van Der Graaf Generator che prima o poi daremo alle stampe.
Io non credo che la storia creativa di un gruppo di talento artistico si riduca a creare dischi in ordine cronologico uno dietro l’altro; tendo piuttosto ad immaginare la storia delle persone (e in realtà la Storia in generale) come un cammino attraverso realtà differenti, aspetti e momenti diversi, città, campagne, montagne, isole… tendo a estrapolare un senso, un significato più alto in ogni cammino.
Quella che qui propongo è la mia personale interpretazione del cammino di Peter Hammill e dei Van Der Graaf Generator.
Questo post vuole anche costituire una guida alla conoscenza, ed un consiglio all’acquisto, dei dischi (la stella piena contrassegna i dischi fondamentali, di cui non si potrebbe fare a meno. La stella vuota di quelli che vale comunque la pena di acquistare / ascoltare appena dopo).
A Map: a guide to the records of PH and VDGG
When I first created the site PH VDGG beginning a path into the huge discography of Peter Hammill and Van Der Graaf Generator, the goal that I longed for was to draw a map of their musical journey, especially of their records. Meanwhile I had the chance to find, buy, listen and eventually appreciate / love every record I am talking of; I did meet them in person, from Peter Hammill to Chris Judge Smith and I testified their live shows.
I don’t see the story of a talented artist as a list of albums; I always figure out the history as a path between different sites, moments, places, peaks, islands… I try to see an higher meaning in any path.
What I propose here is my personal interpretation of PH and VDGG path. It is also a guide to the knowledge and the buy of their records (the full star mean a fundamental disc; the empty star a record to buy soon after…)
Mark 0: preflight
VDGG The Aerosol Grey Machine (Sept 1969)
PH Fool's Mate (July 1971)
Sono i dischi di formazione del gruppo, quelli in cerca di una identità e di esperienza. For fans only.
These are the records of a group looking for an identity and an experience. For fans.
Mark I: il prog
VDGG The Least We Can Do Is Wave To Each Other (Feb 1970) ☆
VDGG H to He, Who Am the Only One (Dec 1970) ☆
VDGG Pawn Hearts (Oct 1971) ★
PH Chameleon in the Shadow of the Night (May 1973)
PH The Silent Corner and the Empty Stage (Feb 1974)
PH In Camera (July 1974)
È la band underground, quella ruggente, feroce, selvaggia, sperimentale, senza compromessi del periodo classico. Sono gli anni del progressive sinfonico di In The Court Of The Crimson King, The Musical Box, Close To The Edge, e la musica della band è strettamente legata a quel periodo musicale e culturale. Il suono è sperimentale, creativo, senza confini e senza compromessi. I primi due album comprendono alcuni dei classici del gruppo, Pawn Hearts del 1971 è il picco dei VDGG underground, una navigazione nel maelstrom sonoro che conduce alla suite di A Plague of Lighthouse Keepers.
Lo scioglimento avviene per motivi economici più che artistici, e i tre album di Hammill sono indirizzati nella stessa direzione, progressive, con brani incorporati poi nello show della band; solo più semplici dal punto di vista strumentale, anche per il budget ridotto, e vanno perciò ritenuti un’appendice dello stesso capitolo creativo.
This is the underground group, the roaring, fierce, wild group of Classic Days. These are the days of symphonic prog of King Crimson, Genesis, Yes and the music of the band is tied to that culture. The sound is experimental, creative, boundless and with no compromise. The first two albums include some standards of the band. Pawn Hearts (1971) is the peak of the band, a navigation through the sound maelstrom that leads to the suite di A Plague of Lighthouse Keepers.
When VDGG quit is because of money, not because of shortness of ideas, so the three PH albums look in the same direction, with some songs that were / will be part of the repertoire of the band; just a little bit simpler.
Mark II: lo zenit
PH Nadir's Big Chance (Feb 1975) ★
VDGG Godbluff (Oct 1975) ☆
VDGG Still Life (Apr 1976) ★
VDGG World Record (Oct 1976) ★
PH Over (Apr 1977) ★
Spira già un’aria nuova nella musica quando i VDGG si riuniscono, e la band la respira a pieni polmoni. La trilogia comprende canzoni di grande intensità, fra le più belle scritte da Hammill, attraversate da arrangiamenti intensi ma dall’architettura più lineare e moderna. Gli album solisti di Hammill si discostano decisamente sia dal prog che dal suono della band principale: Nadir’s è un disco rock duro e romantico precursore delle sonorità del punk a venire. In un paio di brani inventa letteralmente il suono dei Sex Pistols. Over è un disco di canzoni, intense canzoni d’amore per un amore perduto.
A new wind blows in music when VDGG reunite, and the band breaths it. The trilogy includes very intense songs, between the best ever written by Hammill, crossed by strong arrangments ma with a lighter architecture. The solo albums by PH turn in a new direction, away from progressive and from the sound of the group. Nadir’s is a romantic hard rock album that comes before the sound of the coming wave of punk. A couple of songs literally build the sound of the Sex Pistols. Over is a wonderful album of love songs for a big love that is lost.
Spin off: la new wave 1
VDG The Quiet Zone/The Pleasure Dome (Sept 1977) ☆
VDG Vital (live, July 1978) ☆
Una nuova formazione della band senza sax e tastiere ma con violino e basso, che parte da suggestioni new wave alla Roxy Music per capitombolare nel punk vero e proprio del doppio live registrato al Marquee di Londra nella stessa serata di Ultravox ed Adam & The Ants.
A new formula for the band, without saxophone and keyboards but with a violin and electric bass guitar. It starts from new wave suggestions "Roxy Music" like, to drive to real punk in the live record recorded at London Marquee in the same evening of Utravox and Adam and the Ants.
la trilogia monocromatica: la new wave 2
PH The Future Now (Sept 1978) ☆
PH pH7 (Sept 1979) ☆
PH A Black Box (Aug 1980) ☆
PH Sitting Targets (June 1981) ★
Hammill è al vertice della propria creatività, e realizza dischi intrisi dell’energia della new wave ma anche coerenti con la propria gotica sperimentazione. Ci muoviamo sulla stessa lunghezza d’onda dei dischi contemporanei di Peter Gabriel e Robert Fripp. Sitting Targets è forse l’album di ricapitolazione e più accessibile.
Hammill is at the peak of his creativity and he builds records soaked with new wave energy but even consistent with his gothic experimentation. He moves on the same wavelenght of the contemporary records of Peter Gabriel and Robert Fripp. Sitting Targets is maybe the most accessible record of the stack.
K group: il punk
PH K Group: Live At Rockpalast, Hamburg 1981 (registrato live 1981, edito 2016) ★
PH K Group: Enter K (Oct 1982)
PH K Group: Patience (Aug 1983)
PH K Group: The Margin + (registrato live 1982-1983, edito 1985) ★
L'energia della new wave si sublima in punk. Gli album più significativi sono quelli registrati dal vivo.
The raw energy of new wave sublimate in punk rock: the most significant record are the live ones.
Gli album romantici
PH The Love Songs (Aug 1984) ☆
PH Fireships (March 1992) ☆
PH The Noise (March 1993)
PH Roaring Forties (Sept 1994) ☆
Una selezione degli album in studio più riusciti nell’arco di 10 anni comprende il remake delle canzoni d’amore di Love Songs, il sinfonico Fireships, lo spigoloso The Noise, l’epico Roaring Forties.
This is a selection of the best studio albums in a ten years period, including the remake of love songs to the symphonic Fireships, the sharp The Noise, the epic Roaring Forties.
il 2000
PH Consequences (Apr 2012)
Gli album del nuovo millenio vedono gli arrangiamenti farsi sempre più essenziali, in coerenza con i concerti che sono sempre più spesso solisti con il nudo accompagnamento della chitarra o del pianoforte, e tutti con i testi che ruotano attorno ad un tema specifico. Una sorta di Peter Hammill da camera. Consequences del 2012 è probabilmente un ottimo compendio del periodo.
The new millenium works have more essential arrangements, consistent with the live show that becomes more often solo concerts by naked voice and piano or acoustic guitar. The lyrics tend to include a specific theme. A kind of "camera" Peter Hammill. Consequences (2012) is probably a very good compendium of this period.
mark III: il ritorno ed il trio
VDGG Present (Apr 2005) ☆
VDGG Trisector (March 2008)
VDGG A Grounding In Numbers (March 2011) ☆
VDGG Do Not Disturb (Sept 2016)
La band ritorna nel 2005 con un disco registrato praticamente dal vivo in studio, con un ottimo suono. David Jackson lascia il gruppo in seguito ad un diverbio (probabilmente due leader sono troppi nello stesso gruppo) e la band continua come trio con ottimi risultati.
VDGG comes back in 2005 with a disc recorded live in studio, with a great sound. David Jackson quits because of an altercation (probably two leaders are a bit too much in the same band) and the group keeps on playing as a trio, with great result.
i live
VDG Vital (live, July 1978) ☆
PH K Group Live At Rockpalast, Hamburg 1981 (registrato live 1981, edito 2016) ★
PH K Group The Margin + (registrato live 1982-1983, edito 1985) ★
PH Typical Solo Performances (registrato live 1992, edito Apr 1999) ★
PH In The Passionskirche Berlin 92 (registrato live 1992, edito 2009) ☆
PH There Goes The Daylight / The Noise (registrato live Apr 1993) ☆
PH + Guy Evans: The Union Chapel Concert (registrato live, March 1997)
PH + Stuart Gordon Veracious (registrato live 1999 - 2002, edito 2006)
VDGG Real Time (registrato live, March 2007) ★
VDGG Live At The Paradiso (registrato live, June 2009) ★
PH PNO GTR VOX Live Performances (Oct 2011) ★
VDGG Merlin Atmos (registrato live, Jun 2013, edito Feb 2015)
È piuttosto semplice consigliare un disco dal vivo di Peter Hammill e dei VDGG: qualsiasi disco si riesca a trovare. Non solo perché sono tutti ottimi, ma soprattutto perché sono praticamente tutti esauriti. Al momento i più significativi e reperibili sono PNO GTR VOX di Hammill del 2011, sia in forma di doppio CD che di esteso box, e Live At The Paradiso (2009) della band in formato trio. Irrinunciabile anche Real Time (2007) dei VDGG classici, che però al momento è reperibile solo ad alto prezzo.
It is quite simple to recommend a live album from PH or VDGG: any record you are able find. This is because every of them is very good, and because they are almost all sold out. Actually the ones to look for should be PNO GTR VOX (2011) from Hammill (available also as a box) and Live At The Paradiso (2009) from the trio. You should look for Real Time (2007) too of classic group, but at the moment it is available only at expensive cost.
P.S.: quale disco comperare per primo? Di Peter Hammill: Over (Charisma 1977). Dei VDGG: Still Life (Charisma 1976).
So, wich record to buy first if you have no one? My advice is: Over from PH, Still Life from VDGG.
vedi la discografia completa
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